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FILIPPO MANGANARO

Dynamite girl
Gabriella Antolini
e gli anarchici italiani in America

232 pp.
12,00 euro
ISBN 978-88-97376-18-7

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“Perché sei qui?” chiese una detenuta a Gabriella, “Borseggio? Prostituzione? Spaccio?”
“No,” rise “per nessuna di queste cose.”
“Be’, che cos’altro avresti potuto fare per beccarti una condanna a 18 mesi?”
“Io sono anarchica” replicò Gabriella. E alle altre parve strano che si potesse essere condannate solo per “essere” qualcosa.

È il 18 gennaio del 1918 quando Gabriella Antolini viene arrestata dalla polizia alla Union Station di Chicago: è stata sorpresa a trasportare 36 candelotti di dinamite che sarebbero serviti per un attentato. La giovanissima età della ragazza (19 anni), la sua bellezza e spavalderia attirano l’attenzione della carta stampata che da quel momento in poi la renderà nota in tutto il paese con l’appellativo di Dynamite girl. Quella di Gabriella, emigrata con la sua famiglia dalla provincia ferrarese, è una vicenda quasi completamente dimenticata e ricostruita in questo volume grazie anche a documenti inediti. La sua e quella degli anarchici italiani negli Stati Uniti è una storia ricca, fatta di cultura, solidarietà e abnegazione di donne e uomini in lotta contro l’ingiustizia sociale. Una storia che, come quella del movimento libertario americano di inizio ’900, rischiava di essere cancellata dal fragore delle bombe e dalla durezza della repressione.

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Rassegna stampa

"Avvenire", 17 gennaio 2018

"Le Monde Diplomatique", novembre 2013

Filippo Manganaro